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Inaugurazione della dodicesima edizione della Scuola di Cittadinanza e Partecipazione che tratterà alcuni temi in modo da aiutarci a organizzare la speranza.

SCUOLA DI CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE

dodicesimo ciclo (2024/2025)

Organizziamo la speranza

giovedì 17 ottobre 2024, ore 20-22.30, con rinfresco di accoglienza dalle ore 20 curato da Il Girasole di Travacò.
Collegio Santa Caterina, Via San Martino 17/B, Pavia
Più vita e più famiglia contro la solitudine
Una primavera demografica per ritrovare la speranza
Introduce: Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia
Modera: Maria Pia Sacchi Mussini
Intervengono: Tony Persico, Ministero dell’economia e delle finanze; Gigi De Palo, Fondazione per la Natalità e Progetto Immischiati; Nausicaa Ciniglio e Antonio Cirillo, Fraternità di Emmaus.

giovedì 21 novembre 2024, ore 20-22.30, con rinfresco di accoglienza dalle ore 20 curato da Il Girasole di Travacò.
Collegio Cairoli, Piazza Collegio Cairoli 1, Pavia
Intelligenza artificiale: minaccia od occasione?
IA generativa: che cosa è, come funziona, a che cosa serve
Introduce: Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia
Modera: Mauro Ceroni
Interviene: Federico Cabitza, Università degli studi Milano-Bicocca.

giovedì 13 febbraio 2025, ore 20-22.30, con rinfresco di accoglienza dalle ore 20 curato da Il Girasole di Travacò.
Collegio Cairoli, Piazza Collegio Cairoli 1, Pavia
Giovani e lavoro: speranza o delusione?
Visioni a confronto per riflettere insieme
Introduce: Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia
Modera: Francesco Cervetto
Intervengono: Giacomo Balduzzi, sociologo; Marco Contessa, sindacalista; Aldo Fumagalli, imprenditore; Monica Ghielmetti, responsabile risorse umane.

sabato 3 maggio 2025, ore 19-20.30, con rinfresco di accoglienza dalle ore 20 curato da Il Girasole di Travacò.
Duomo di Pavia e cortile del Palazzo Vescovile
Giubileo dei lavoratori
Fondati e sicuri nella Speranza di un lavoro pieno di dignità e fiducia nel domani

«Di recente mi è tornato in mente quel che ripeteva un Vescovo vicino ai poveri, e povero di spirito lui stesso, don Tonino Bello: «Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza». Se la nostra speranza non si traduce in scelte e gesti concreti di attenzione, giustizia, solidarietà, cura della casa comune, le sofferenze dei poveri non potranno essere sollevate, l’economia dello scarto che li costringe a vivere ai margini non potrà essere convertita, le loro attese non potranno rifiorire. A noi, specialmente a noi cristiani, tocca organizzare la speranza – bella questa espressione di Tonino Bello: organizzare la speranza –, tradurla in vita concreta ogni giorno, nei rapporti umani, nell’impegno sociale e politico. A me fa pensare il lavoro che fanno tanti cristiani con le opere di carità, il lavoro dell’Elemosineria apostolica… Che cosa si fa lì? Si organizza la speranza. Non si dà una moneta, no, si organizza la speranza. Questa è una dinamica che oggi ci chiede la Chiesa» (Papa Francesco, omelia del 14 novembre 2021)

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