DEMOCRAZIA ECONOMICA
Azioni collettive di consumo responsabile ed esercizio della democrazia economica
I giovani di The Economy of Francesco provengono da diverse discipline e background culturali. Ma c’è qualcosa che ci accomuna: siamo tutti cittadini-consumatori e tutti andiamo a fare la spesa. Allora è sorta la domanda: come possiamo, come consumatori, dare il nostro contributo ai temi del lavoro e della disuguaglianza? Volevamo diffondere qualcosa che esprimesse il concetto di democrazia economica.
Questo è stato il punto di partenza comune per un’azione concreta: promuovere la consapevolezza per un consumo responsabile. Per fare questo, abbiamo sviluppato varie attività individuali e di gruppo, che ci permettono di promuovere un consumo che dia priorità a temi primari come i valori sociali, l’ambiente, le condizioni di lavoro, la giustizia, le disuguaglianze, oltre ad altri.
“Abbiamo bisogno di processi più circolari, per produrre e non sperperare le risorse della nostra Terra, modi più equi di vendere e distribuire i beni, e un comportamento più responsabile quando consumiamo”.
Pope Francis
SLOTMOB THE ECONOMY OF FRANCESCO
Negli ultimi anni, in Italia, è nato e cresciuto all’interno della società civile un movimento che chiede un radicale cambio di rotta sull’attuale gestione del gioco d’azzardo, a cui aderiscono associazioni, enti locali e semplici cittadini. Il motivo è chiaro ed evidente: le conseguenze negative di questo fenomeno dal punto di vista economico, sociale, sanitario e urbanistico sono sotto gli occhi di tutti. Come tutti i fenomeni complessi, la risoluzione del fenomeno del gioco d’azzardo richiede una seria riflessione per cercare di fermarlo, individuando il centro propulsivo dell’intero sistema per cercare di metterlo seriamente in discussione.
Di solito, la retorica del gioco illegale viene usata per promuovere il gioco “legale”, tralasciando ogni attenzione alle conseguenze che tale attività produce a livello sociale, sanitario e nella vita delle persone. Il gioco d’azzardo non è -innanzitutto- un gioco e non è mai buono! Tutto il gioco d’azzardo è patologico, tossico, crea dipendenza, cattura i più fragili, consuma i poveri per profitto, inquina il territorio, rende brutti i centri storici delle nostre città, sta trasformando lo sport in una bisca, e ruba 88 miliardi di euro all’anno all’economia di chi lavora onestamente. Il gioco d’azzardo è nemico del bene comune.
Il movimento apartitico Slot Mob ha lanciato l’idea di organizzare eventi collettivi di cittadinanza attiva e responsabile, per premiare quei bar delle nostre città che hanno rinunciato ad avere nei propri locali slot machine, VLT e quant’altro: un forte no al gioco d’azzardo attraverso la festa, la relazione e lo sport come gratuità ed incontro gioioso.
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INTO THE LABEL
Si tratta di un laboratorio mondiale per promuovere il consumo responsabile ed esercitare i nostri diritti e doveri in materia di democrazia economica. Un’azione che ci porta a leggere tra le righe, ad andare dentro alle etichette dei prodotti, INTO THE LABEL!
Vogliamo che i supermercati siano il palcoscenico di un “voto con il portafoglio” perché quando compriamo un prodotto, esprimiamo una preferenza, premiamo e sosteniamo il lavoro di un’azienda!
Attraverso “IntotheLABel”, i cittadini diventano protagonisti di un esperimento di democrazia economica. Imparano a valutare, nelle scelte di consumo, non solo il prezzo o la qualità percepita del prodotto ma anche il suo valore sociale e la responsabilità su più fronti di chi produce. In relazione, per esempio, alle caratteristiche della filiera, all’impatto ambientale dei processi produttivi, alle relazioni con i fornitori, alle condizioni di lavoro.
Il workshop è concepito come una “giornata elettorale” in cui alcuni prodotti sono presentati come sorta di candidati politici da votare attraverso l’acquisto, sulla base dei loro diversi “programmi”, cioè delle informazioni raccolte dai giovani organizzatori e condivise (in modo un po’ originale!) il giorno dell’evento, che si svolge normalmente in un supermercato.
- Cos’è la domanda di mercato se non la somma di diverse persone (clienti), che compiono le loro scelte di acquisto? E cosa accadrebbe se i clienti cominciassero a considerare, richiedere e pretendere aspetti etici nel modo in cui le cose vengono prodotte? Attraverso queste domande, Luca Guandalini, giovane economista de L’Economia di Francesco, introduce la parte concettuale di questo workshop nel seguente articolo. Clicca qui.
- In che modo i giovani economisti stanno cambiando il modo di studiare e concepire il consumo? Per saperne di più, vi invitiamo a guardare l’intervista a Elisa Andreoli, di Riva del Garda, una piccola città del Trentino-Alto Adige (Italia). Dopo una laurea triennale in Economia e Management, è giunta al termine dei suoi studi in Sostenibilità e Management del Turismo presso l’Università degli Studi di Trento. Clicca qui.