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Tecnologie umane: nuovi strumenti per il bene

di Luca Iacovone
pubblicato su Avvenire il 29/10/2025

Può esistere un’intelligenza artificiale che non sostituisce, ma accompagna? Forse sì, quando l’innovazione smette di guardare solo ai dati e torna a interrogarsi sull’etica. Non sono più gli algoritmi a decidere per noi cosa vediamo, compriamo o pensiamo. Restano veloci, ma smettono di essere ciechi. Diventano strumenti di discernimento, capaci di leggere la complessità senza cancellare l’umano. È questa la direzione verso cui stanno lavorando alcuni giovani di The Economy of Francesco, impegnati a restituire alla tecnologia il suo senso originario: aiutare l’uomo a scegliere bene.

Tra questi, negli Stati Uniti, Felix Navarrete ha creato Kairos Compass, una piattaforma di intelligenza artificiale ispirata alla Dottrina Sociale della Chiesa. Il suo obiettivo è semplice, ma radicale: tradurre i principi della dignità, della giustizia e del bene comune in istruzioni operative per un’AI che supporti imprese, diocesi, investitori e comunità nelle loro decisioni quotidiane.

“Kairos Compass è un copilota di intelligenza artificiale allineato con la Dottrina Sociale cattolica — spiega Felix — che aiuta a trasformare i principi teologici e sociali in decisioni concrete e praticabili.”

Il progetto è costruito come un sistema di discernimento collettivo. Un modulo consente di porre domande etiche e ricevere risposte basate sui documenti del magistero sociale; un altro valuta l’impatto di politiche e iniziative secondo cinque criteri: vita, dignità, bene comune, giustizia economica e cura del creato. Un terzo favorisce connessioni tra realtà che condividono la stessa visione, generando alleanze e progetti comuni.

Per Felix, formatosi tra filosofia, tecnologia e dottrina sociale, non si tratta di opporre morale e innovazione, ma di farle dialogare. “Il discernimento, come l’innovazione, nasce dal tempo e dalla comunità”, ripete spesso. Così, tra codici e valori, Kairos Compass prova a restituire all’economia la sua dimensione spirituale: una tecnologia che non si limita ad accelerare, ma orienta.

A migliaia di chilometri di distanza, in un Paese attraversato dalla guerra, Vitalii Pazdrii condivide la stessa ispirazione: usare la tecnologia per aiutare le persone a scegliere. Professore di economia all’Università Nazionale di Kyiv e membro di The Economy of Francesco, coordina per Caritas-Spes Ucraina un progetto che introduce l’imprenditorialità e l’educazione finanziaria nelle scuole secondarie, anche nelle zone più fragili del Paese.

Il cuore del programma è il metodo simulation-based learning: una tecnologia educativa che unisce gioco, realtà virtuale e apprendimento esperienziale.

Gli studenti simulano scenari economici complessi, prendono decisioni, affrontano le conseguenze, imparano a cooperare e a gestire il rischio. È un modo per apprendere l’impresa come responsabilità, non come competizione, e per scoprire che l’economia può essere un luogo di libertà e fiducia anche in mezzo alla paura.

Un’indagine nazionale condotta nel 2024 ha mostrato che oltre il 65% dei partecipanti ha migliorato la capacità di orientarsi tra scuola e lavoro, e il 90% degli insegnanti formati si sente più preparato nel promuovere competenze imprenditoriali e di cittadinanza attiva. “Non vogliamo solo formare imprenditori, ma persone libere”, spiega Vitalii. In Ucraina, la tecnologia non è un rifugio, ma una via per continuare a crescere insieme, anche quando la guerra prova a interrompere la speranza.

Tra Dallas e Kyiv, tra un algoritmo e una classe, si disegna la stessa traiettoria: quella di un’economia che torna a mettere la persona al centro. Non un’innovazione che sostituisce, ma che accompagna. Non solo tecnica e accumulo, ma libertà e speranza, anche grazie alla tecnologia.

Nel cammino verso Restarting the Economy, l’incontro mondiale promosso da The Economy of Francesco che si terrà a fine novembre a Castel Gandolfo, le esperienze di Felix e Vitalii saranno parte del dialogo globale su tecnologia, giustizia e dignità. Il summit, ispirato al Giubileo 2025 e all’ottocentesimo anniversario del Cantico delle Creature, riunirà centinaia di giovani economisti, imprenditori e ricercatori per immaginare un’economia del respiro, dove anche le macchine diventino strumenti di umanità.

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