Adolescenti e bambini non hanno più il “lusso di ignorare” il mondo che li circonda

Ralyn Satidtanasarn detta Lilly, giovanissima attivista della ecologia integrale thailandese che da anni si batte contro l’uso della plastica. Con preoccupazione per il presente ma con speranza per il futuro, Lilly parla dell’importante ruolo che bambini, giovani e adulti hanno nel momento di crisi climatica e sociale in cui viviamo.

Come e quando è cominciato il tuo impegno per l’ambiente, sostenibilità e lotta contro la plastica?

Da piccola mi sono sempre preoccupata per l’ambiente e impegnata per l’ambiente: come cittadini del mondo abbiamo tutti una responsabilità per la sostenibilità. Mi è stato insegnato che il nostro pianeta è il nostro dono più grande, mi spezza il cuore vedere tutto l’inquinamento e la distruzione che noi esseri umani stiamo causando in quella che è la nostra casa.
Pur avendo otto anni, ho cercato di fare ciò che era giusto, riducendo la plastica e dicendo ai miei compagni di classe e alla mia famiglia di essere consapevoli del loro impatto. Sfortunatamente, l’attivismo individuale non può fare molto, quindi ho deciso di affrontare il problema alla radice, a livello aziendale e governativo. Con l’aiuto di mia madre, ho iniziato a scrivere lettere al primo ministro della Thailandia e a inviare e-mail alle grandi aziende.Ma ero piccola e le mie preoccupazioni non venivano sempre prese sul serio: però, con grandi sforzi e molta tenacia, sono riuscita lentamente a essere il cambiamento che volevo vedere nel mondo. Dopo molti anni e molti incontri e presentazioni, sia con il ministero delle risorse naturali che con le aziende della grande distribuzione, abbiamo lavorato per ricercare e implementare una soluzione sostenibile.
All’inizio del 2020, è stato vietato a livello nazionale l’utilizzo di sacchetti di plastica monouso in oltre 70 grandi rivenditori. Questo è stato uno dei miei successi. Ho imparato che le questioni ambientali riguarderanno tutti, quindi tutti abbiamo la responsabilità di contribuire al cambiamento, lavorando insieme per aiutare il nostro mondo e non l’uno contro l’altro.

Perché un adolescente dovrebbe, vista la bellezza della gioventù, impegnarsi per il cambiamento climatico invece di divertirsi?

Credo che tutti i bambini e gli adolescenti dovrebbero concentrarsi sulla loro educazione e nel nutrire se stessi (diventare grandi? Ma il senso letterale è proprio nutrire se stessi) invece di preoccuparsi dei problemi del mondo. Ma, al giorno d’oggi, adolescenti e bambini non hanno più il lusso di ignorare il mondo che li circonda. Siamo stati costretti a risolvere i problemi degli adulti per paura di non avere un futuro pulito e sostenibile.

Quali pensi siano le principali responsabilità degli adulti?

Gli adulti dovrebbero lasciare un mondo migliore per i propri figli e discendenti. Dovrebbero agire concretamente per risolvere problemi attuali come il cambiamento climatico, l’inquinamento e la disuguaglianza e non solo parlarne.

Come ti sei avvicinata ad EoF comunità e cosa pensi che possa nascere da questo movimento?

Provo una grande gratitudine per essere stata avvicinata da questa meravigliosa comunità di change-maker, credo abbiano una grande capacità di favorire e diffondere soluzioni in tutta Europa. Credo che la comunità EOF sia un ottimo modo per dare il via a un dialogo su quale impatto possano avere i giovani sul clima.

Sarai ad Assisi e probabilmente vedrai il Papa: cosa gli dirai e cosa vorresti dirgli?

Vorrei innanzitutto ringraziarlo per gli insegnamenti e la gentilezza che ha condiviso negli anni del suo pontificato.

Lo ringrazierei anche per aver sensibilizzato tutti sui problemi attuali del mondo e per aver fortemente sostenuto i giovani come me nell’alzare la voce ed essere ascoltati da grandi persone, come lui, che possono aiutarci a fare la differenza.