COLOMBIA: incontro e costruzione di un progetto a impatto sociale
by EoF Media staff – revisione di Solen De Luca (TESTO IN SPAGNOLO E ITALIANO)
In un momento in cui sembra che il pianeta stia di nuovo sognando un mondo post-Covid, nasce e cresce anche la speranza di un futuro migliore. Questa è una delle principali forze trainanti del gruppo di giovani che gestisce l’Hub della Colombia (iniziative territoriali promosse da giovani che aderiscono a The Economy of Francesco). Un hub che, fino ad un mese fa, lavorava virtualmente, ma che il 2 ottobre, in occasione dell’evento globale di “The Economy of Francesco”, si è incontrato per la prima volta di persona.
A Bogotà, la capitale della Colombia, più di 40 persone hanno avuto l’opportunità di partecipare ad un’intera giornata di attività. “È stata una grande emozione vedersi per la prima volta. Alcune persone hanno viaggiato anche sette ore per partecipare all’evento”, dichiara Edimer Pardo, professore del Dipartimento di Cultura della Solidarietà dell’Università di La Gran Colombia. È proprio lì che, immerso nelle economie solidali e nella costruzione di progetti sociali, è venuto a conoscenza dell’iniziativa di “The Economy of Francesco” alla quale ha subito aderito. “Mi ha fatto sognare un’economia con un’anima e, da quel momento, ho deciso di trasmetterla ai miei studenti, ai docenti e all’Università” sottolinea con soddisfazione il Professor Pardo che non insegna solo ad un pubblico di laici.
Risponde, infatti, alla nostra chiamata pochi minuti dopo aver finito di insegnare ad una classe di oltre 150 studenti, tra suore, sacerdoti e seminaristi del CELAM (Consiglio Episcopale Latinoamericano) dove è da poco iniziato un corso di diploma dedicato a “The Economy of Francesco”. “È impressionante quanto interesse ci sia. Sono colpito da come la rete continua a crescere – aggiunge il Professor Pardo – ed è evidente che ha un grande impatto sul lato accademico. Professori di altre università ci contattano per conoscerci ed esprimono il loro interesse ad agire”.
Cosa è stato fatto in Colombia il 2 ottobre 2021, durante l’evento internazionale di Assisi, e qual è stato il punto culminante per lei?
EDIMER PARDO: In Colombia, sono stati fatti due collegamenti all’evento globale del 2 ottobre, uno a Cartagena con 7 persone, e un altro a Bogotà con 40 persone, che hanno partecipato in un giorno, alcuni al mattino e altri al pomeriggio, secondo le loro possibilità. Conoscersi, condividere gli stessi ideali, gli stessi sentimenti e il desiderio di costruire questa economia con un’anima sono i punti salienti di questa giornata. Ci siamo anche collegati con coloro che fanno parte dell’Hub Colombia, ma non erano presenti di persona e ci hanno accompagnato da altre città e altri paesi.
Quali sono le sue aspettative per l’immediato futuro?
EDIMER PARDO: In Colombia, l’Hub ha proposto tre linee di azione. La prima è stata quella di tenere una serie di conferenze mensili, e questa scelta ha portato senza ombra di dubbio molti frutti che si cominciano a vedere con imprenditori, giovani, agenti di cambiamento ed una buona accoglienza nel mondo accademico. In secondo luogo, si stanno gradualmente stringendo delle alleanze con diverse università. E, infine, ci sono svariati progetti che stanno diventando concreti. Attualmente puntiamo ad un prototipo dove i giovani possano realizzare azioni che diano davvero un’anima a questa economia.
Qual è la sua “ricetta” per un futuro migliore, più sostenibile e umano?
EDIMER PARDO: Nell’Hub Colombia, proponiamo una metodologia fatta di quattro punti.
1. Sognare: uno spazio dove tutti possiamo sognare. Un gruppo intergenerazionale e multidisciplinare dove possiamo essere costruttori senza centralizzare o strutturare, cercando proprio un’economia vegetale come proponeva Mancuso.
2. Pianificare: è importante avere un processo strutturato e coscienzioso che ci porti a stabilire gli obiettivi che vogliamo come collettivo.
3. Agire: liberare il nostro potenziale e trasmettere questo desiderio di trasformazione, generando una nuova cultura che sia, giustamente, più sostenibile.
4. Festeggiare: i momenti di conoscenza e di scambio, momenti come la celebrazione dei frutti, le attività o anche il Natale, il giorno dell’amore e dell’amicizia sono momenti ricchi dove ci scopriamo come persone e non come oggetti o capitale umano.
“C’è molto interesse per questo tipo di economia proposto da The Economy of Francesco” conclude il Professor Edimer Pardo, il quale si dice “convinto che questa sia una porta aperta per agire, ma anche una sfida per sapere come rispondere”.