EoF lancia una marcia globale:

LE DONNE AFGANE ESISTONO. TOGETHER WE STAND!

[ENG, FR, ITA, ESP, POR]

Design: Cristian Camargo. EoF youth from Argentina. @crisdibujante92

Le donne e le bambine afgane sono di nuovo schiave, private di diritti e di libertà.

Coraggiose, nelle strade di Kabul gridano: le donne afgane esistono e chiedono: sostenete la nostra voce; non ci fate sparire; mondo, riesci a sentirci?

Non possiamo far finta che tutto questo non stia succedendo!  Sono lì, così vicine, ancora visibili, prima che un drappo blu le nasconda.

EoF lancia una marcia globale:

Sabato 28 agosto, scendiamo in piazza, nelle strade delle nostre città, per gridare:

“Le donne afgane esistono”. Together we stand!

Nelle mani e alle finestre delle case, un drappo blu, come quello che le vuole nascondere.

Ripeteremo la marcia ogni sabato, fino a quando sarà necessario. Indossiamo da subito, ogni giorno, un pezzo di stoffa blu per dire alle donne afgane: siamo con voi, vi vediamo, vi sentiamo.

Insieme, diamo visibilità a questo gesto, diamo voce a chi non ne ha. Taggaci nella tua foto o video!

Le donne e gli uomini di EoF

#AfghanWomenExist
#TogetherWeStand
#AfghanistanIsCalling


EoF global march

Afghan women and girls are slaves again, deprived of rights and freedom.

Bravely, in the streets of Kabul they shout: Afghan women exist. And they ask: support our voices, don’t let us disappear! World, can you hear us?

We cannot pretend that all of this is not happening! They are there, so close, still visible, before a blue drape hides them.

EoF is launching a global march:

On Saturday, August 28, let’s take to the streets, in the streets of our cities, to shout:

Afghan women exist. Together we stand!

In our hands and in the windows of our houses, a blue cloth, like the one that wants to hide them.

We will repeat the march every Saturday, as long as necessary.

Let’s wear from now on, every day, a piece of blue cloth to say: we are with you, we see you, we hear you.

Together, let’s give visibility to these actions, let’s give voice to those who want to be silenced. Tag us in your photo or video!

The women and men of The Economy of Francesco


Marcha Global EoF

As mulheres e meninas afegãs são novamente escravas, privadas de direitos e liberdade.

Corajosamente, nas ruas de Cabul gritam: as mulheres afegãs existem. E pedem: apóie nossa voz; não nos faça desaparecer; mundo, você pode nos ouvir?

Não podemos fingir que tudo isso não está acontecendo! Elas estão lá, tão próximas, ainda visíveis, antes que uma cortina azul as esconda.

A EoF lança uma marcha global:

No sábado 28 de agosto, vamos para as ruas, para as praças de nossas cidades, para gritar:

“As mulheres afegãs existem”. Together we stand.

Em nossas mãos e nas janelas de nossas casas, um pano azul, como aquele que quer escondê-las.

Repetiremos a marcha todos os sábados, enquanto for necessário. A partir de agora, todos os dias, vamos usar um pedaço de pano azul para dizer às mulheres afegãs: estamos com vocês, vemos vocês, ouvimos vocês.

Juntos, vamos dar visibilidade a estas acções, vamos dar voz àqueles que querem ser silenciados. Marque-nos na sua foto ou vídeo!

As mulheres e os homens de EoF


Marcha mundial EoF

Las mujeres y niñas afganas vuelven a ser esclavas, privadas de derechos y de libertad.

Con valentía, en las calles de Kabul gritan: las mujeres afganas existen. Y piden: apoya nuestra voz, no nos hagas desaparecer, mundo, ¿puedes oírnos?

No podemos fingir que todo esto no está ocurriendo.  Están ahí, tan cerca, aún visibles, antes de que un manto azul los oculte.

EoF lanza una marcha mundial:

El sábado 28 de agosto, salgamos a la calle, a las calles de nuestras ciudades, para gritar:

“Las mujeres afganas existen”. Together we stand.

En nuestras manos y en las ventanas de nuestras casas, una tela azul, como la que quiere ocultarlas.

Repetiremos la marcha todos los sábados, el tiempo que sea necesario.  Llevaremos a partir de ahora, cada día, un trozo de tela azul para decir a las mujeres afganas: estamos con ustedes, las vemos, las oímos.

Juntos, demos visibilidad a estas acciones, demos voz a los que quieren ser silenciados. ¡Etiquétanos en tu foto o vídeo!

Las mujeres y los hombres de EoF 


Marche mondiale d’EoF

Les femmes et les filles afghanes sont à nouveau des esclaves, privées de droits et de liberté.

Courageusement, dans les rues de Kaboul, elles crient: les femmes afghanes existent et demandent: soutenez notre voix; ne nous faites pas disparaître; monde, arriveras-tu à nous entendre?

Nous ne pouvons pas faire comme si tout cela n’existait pas! Elles sont là, si proches, encore visibles, avant qu’un drapé bleu ne les cache.

The Economy of Francesco lance une marche mondiale:

Samedi 28 août, descendons dans la rue, dans les rues de nos villes, pour crier:

“Les femmes afghanes existent”. Together we stand.

Dans nos mains et sur les fenêtres de nos maisons, un tissu bleu, comme celui qui veut les cacher.

Nous répéterons la marche chaque samedi, aussi longtemps que nécessaire. Portons dès à présent, chaque jour un morceau de tissu bleu pour dire aux femmes afghanes: nous sommes avec vous, nous vous voyons, nous vous entendons.

Ensemble, donnons de la visibilité à ces actions, donnons de la voix à ceux qui veulent se faire taire. Marquez-nous sur votre photo ou votre vidéo!

Les femmes et les hommes de EoF

#AfghanWomenExist
#TogetherWeStand
#AfghanistanIsCalling


Ecco le città che hanno già aderito:

SARONNO (VA) – ITALIA | p.zza San Francesco, h. 17.00

ANCONA – ITALIA | Banchina 1, Fontana dei Due Soli, Porto di Ancona, h. 18.00

ASSISI (PG) – ITALIA | p.zza S. Chiara, h. 11.00

ROMA – ITALIA | p.zza S. Pietro (obelisco), h. 17.00

BIELLA – ITALIA | work in progress – resta connesso!

PRATO – ITALIA | 4 settembre, p.zza del Comune, h. 18.00

TRENTO – ITALIA | work in progress – resta connesso!

AREZZO – ITALIA | p.zza S.Michele (Corso Italia), h. 17.30

MARINO LAZIALE (RM) – ITALIA | p.zza S. Barnaba, h. 10.00 – 13.00

BRA (CN) – ITALIA | v. Cavour, h. 18.00

PARMA – ITALIA | p.zza Garibaldi, h. 10.30

PERUGIA – ITALIA | 25 agosto, p.zza Italia, h. 19.00

PESARO – ITALIA | p.le della Libertà, h. 18.30

MARSALA (TP) – ITALIA | work in progress – resta connesso!

RIO GRANDE DO SUL – BRASILE

BENEVENTO – ITALIA | social campaign | sit-in: p.zza S. Sofia, h. 9.00

CORDOBA – ARGENTINA | Virtual March

BUENOS AIRES – ARGENTINA | Virtual March

CIUDAD DE GUATEMALA – GUATEMALA | Run of Solidarity

QUARTU SANT’ELENA (CA) – ITALIA | 4 settembre, Lido del Carabiniere – Lido dell’Esercito, h. 18.00

TRAPANI – ITALIA | Torre di Ligny, h. 19:00

MANERBA DEL GARDA (BS) – ITALIA | Tuffo Comunitario

NAPOLI – ITALIA | social campaign | 4 settembre, p.zza S. Domenico Maggiore, h. 17.00

GUBBIO (PG) – ITALIA | 4 settembre, p.zza G. Bruno, h. 12.00

SARONNO (VA) – ITALIA | 11 settembre, p.zza San Francesco

FILIPPINE | 11 settembre, social campaign

ANGRI (SA) – ITALIA | 15 settembre, Istit. Istruzione Sup. “G. Fortunato” – Inizio anno scolastico 2021/22 con la Donne Afghane Difese – osservatorio di impegno sociale e solidarietà internazionale

ASSISI (PG) – ITALIA | 18 settembre, p.zza Superiore S. Francesco, h. 10.00

GUARDA LA MAPPA e scopri luogo e ora!


Kabul, agosto 2021

Dopo la ritirata dell’Occidente dall’Afghanistan, le milizie talebane hanno ripreso il controllo del Paese, in meno di una settimana hanno conquistato una decina di capoluoghi di provincia, il 15 agosto sono entrati a Kabul.

Con il loro ritorno, si teme – soprattutto – per il futuro, i diritti e la vita delle donne.

In un video, una ragazza afgana piange per il suo futuro: “A nessuno importa di noi solo perché siamo nati qui. Scompariremo dalla storia” e mentre il portavoce dei talebani teneva la prima conferenza stampa dopo la presa del potere, un gruppo di donne afghane, con dei cartelli in mano manifestava in difesa dei diritti delle donne davanti al palazzo presidenziale chiedendo il riconoscimento del loro ruolo nella vita pubblica. “Le donne Afgane esistono” si leggeva in uno dei cartelli in inglese.

Sono molte le donne Afghane che affidano ai social la loro disperazione. C’è Shamsia, c’è la ragazza che in lacrime si prepara a “morire lentamente”, e ancora la fotografa afghana Rada Akbar che su Twitter scrive: “Le città collassano, i corpi umani collassano, la storia e il futuro collassa, la vita e la bellezza collassa, il nostro mondo collassa. Vi prego, qualcuno fermi tutto questo”.

Hey mondo! Riesci a sentirci?” scrive un’altra donna. Ogni donna in Afghanistan si chiede cosa ne sarà del suo futuro e della sua vita.

La forza delle donne

Dal 2001, con la caduta dei talebani, le donne si sono lentamente e faticosamente riprese i propri diritti. Da luglio 2021, quando i talebani hanno iniziato a conquistare diverse regioni e città del paese, è tornata la paura di vedere svanire tutto.

“I talebani non possono portare via alle donne afgane ciò che sono diventate negli ultimi 20 anni, la loro istruzione, la spinta verso il lavoro, il senso di libertà” – afferma Lynsey Addario, fotogiornalista e scrittrice. Le donne afghane sono piene di energia, speranza, sogni. Forza e perseveranza che hanno dimostrato di avere anche sotto al controllo talebano. La stessa forza manifestata in questi giorni da molte donne a Kabul: “Io non ho paura dei talebani – dice una di loro. Non torneremo indietro a quell’epoca buia. Non mi importa se mi identificheranno, se mi uccideranno. Non ho paura di loro. Questa è la mia terra, è casa mia”. Ma il timore angosciante per le bambine e le donne afghane rimane.

Le giovani e i giovani dell’Economia di Francesco hanno voluto immediatamente mettersi accanto alle donne afgane lanciando la EoF Global March sabato 28 agosto per dire loro: “siamo con voi, non vi lasceremo sole, lotteremo accanto a voi”. Oggi cerchiamo i loro profili social, altre immagini di proteste nelle strade di Kabul. Tutto (o quasi) oscurato, scomparso.

Il presente delle donne afgane

“La scorsa settimana ero una giornalista. Oggi non posso scrivere con il mio nome, dire chi sono o dove mi trovo. La mia vita è stata distrutta in pochi giorni”, racconta una donna al quotidiano The Guardian. “Non sono al sicuro perché sono una donna di 22 anni e so che i talebani stanno obbligando le famiglie a dare le proprie figlie in sposa ai combattenti. E non sono al sicuro anche perché sono una giornalista e so che i talebani verranno a cercare me e tutti i miei colleghi”.

Le madri, che hanno vissuto già sotto il regime dei talebani, stanno chiedendo alle figlie di indossare il burqa, per evitare di attirare la loro attenzione, non senza resistenza. “Non abbiamo burqa in casa e non ho intenzione di prenderne uno”, racconta una studentessa universitaria di 26 anni a Kabul. Secondo quanto si apprende dalla Bbc poi nelle aree catturate dai Talebani alle donne non sarebbe già permesso uscire di casa senza un compagno maschio e molte lavoratrici si vedranno rimpiazzate da uomini.

Emblematiche le storie delle atlete della Nazionale di ciclismo afghana, in grave difficoltà per essere donne sportive e donne in bicicletta, che devono lasciare l’Afghanistan per la loro incolumità e quella delle cinque ragazze afghane della squadra di robotica – Afghan Dreamers – approdate in Messico.

Nella città di Kandahar sono state chiuse alcune cliniche sanitarie gestite da donne, le pubblicità con modelle sono state cancellate dalle vetrine e dai centri estetici. Alcune studentesse sono state cacciate da un supermercato perché non accompagnate da un uomo e altre perché non indossavano il burqa. Arrivano testimonianze delle ricerche casa per casa da parte di gruppi di talebani, di violenze, uccisioni. Le donne aspettano con paura l’arrivo del loro turno.

Non possiamo restare indifferenti. Questo non è il mondo che vogliamo.

#AfghanWomenExist

#TogheterWeStand

#AfghanistanIsCalling

LEGGI IL COMUNICATO STAMPA

LEGGI L’ARTICOLO DELL’11 SETTEMBRE

FONTI:

https://www.lifegate.it/donne-afgane-talebani

https://www.huffingtonpost.it/entry/non-avrei-mai-pensato-di-indossare-un-burqa-le-voci-delle-afghane-da-kabul_it_611b69b5e4b05e3b33a06f19

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Afghanistan-Le-donne-che-sfidano-i-talebani-a-Kabul-53c85f75-ea09-49e8-9242-7f456436af38.html

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/le-afghane-siamo-noi

https://www.famigliacristiana.it/articolo/sahraa-karimi-appello.aspx?fbclid=IwAR1WkfsVkkn5YByst989oZjMXkH3hzB7uRMaG-T5ilaNcpS0WOfsrbexOMI

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/donne-in-piazza-a-herat-vogliamo-lavorare