L’ISTRUZIONE È UNO STRUMENTO POTENTE, E GLI ESTREMISTI LO SANNO

di Diletta Pasqualotto

Il 24 gennaio è la Giornata Internazionale dell’Educazione proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’istruzione è stata riconosciuta come un diritto umano e legale ai sensi del diritto internazionale. Nello specifico, è protetta nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (articolo 26) e nella Convenzione sui diritti del minore (articolo 28).

La maggior parte di noi dà per scontata l’istruzione e la associa a una semplice porta che apre la strada all’occupazione. Tuttavia, l’educazione è il modo per creare opportunità uniche, per generare la pace e per spezzare i cicli di povertà e fondamentalismo. L’istruzione aiuta molte persone a liberare la propria vita da pregiudizi culturali, da stereotipi e persino da superstizioni mettendo in discussione i concetti e preconcetti, e plasmando menti analitiche. Aiuta ad abbassare il tasso di criminalità e a controllare il numero di gravidanze non programmate. Consente alle persone di opporsi alle disuguaglianze e di farsi carico della propria vita. Anche se ci sono molti benefici generati dall’istruzione, è importante sviluppare un sistema educativo basato su valori come le pari opportunità, il pensiero critico e il rispetto per gli altri. Come affermava C.S. Lewis “L’educazione senza valori, per quanto utile, sembra piuttosto rendere l’uomo un diavolo più intelligente”.

In linea con questo pensiero, la maggior parte delle idee che il nostro villaggio Women for Economy ha proposto durante l’evento The Economy of Francesco lo scorso settembre, includono lo sviluppo di un’istruzione più orientata ai valori umani per superare i nodi chiave delle nostre tematiche. Ad esempio:

Puntare sull’istruzione delle giovani generazioni.

Ispirare le giovani generazioni nelle scuole.

Migliorare l’istruzione della società.

Sviluppare un’istruzione fuori dagli schemi.

Trattare l’istruzione come strumento fondamentale per uscire dalla vulnerabilità.

Cambiare l’istruzione dei bambini secondo il rispetto delle norme di genere.

Anche se il diritto all’istruzione è un diritto umano, ci sono molte parti del mondo in cui l’accesso e la qualità dell’istruzione sono molto limitati. Secondo gli ultimi dati dell’Unesco, 244 milioni di bambini e giovani non sono nel percorso educativo. Di questi, 127 milioni sono ragazze. Le ragioni di questi grandi numeri riguardano molti fattori economici e sociali come la mancanza di infrastrutture, conflitti interni, mancanza di materiali, insegnanti e finanziamenti. Tuttavia, in alcune zone molti gruppi estremisti e culture vedono l’istruzione come una minaccia perché può emancipare ed illuminare il popolo.

Una delle ultime tristi notizie sulla negazione del diritto all’istruzione è avvenuta lo scorso Dicembre 2022 in Afghanistan quando i talebani, dopo aver vietato alle ragazze di frequentare le scuole secondarie nel Settembre 2021, hanno esteso il divieto di genere alla frequenza universitaria. La decisione di ritirare le ragazze dalle scuole, a detta dei talebani, rientra nelle norme della religione islamica. Tuttavia, i 57 membri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) hanno dichiarato che i divieti sono violazioni della legge islamica e della “metodologia” del profeta Maometto, e hanno esortato i talebani a riconsiderare le decisioni che vietano alle donne l’istruzione e il lavoro.

Le donne e le ragazze afgane sono passate dall’avere fino ad Agosto 2021 una donna come ministro dell’Istruzione, Rangina Hamidi, una persona da cui avrebbero potuto prendere ispirazione, a un totale divieto di istruzione con la minaccia di essere uccise se provano a protestare.

In una recente dichiarazione su Twitter, l’ex presidente afghano Ashraf Ghani ha definito il bando dei talebani come “l’esempio più ovvio e crudele di apartheid di genere del 21° secolo” e ha affermato che “… se una ragazza diventa alfabetizzata, cambia cinque generazioni future, e se una ragazza rimane analfabeta, provoca la distruzione di cinque generazioni future”.

Il nostro villaggio Women For Economy include con orgoglio due persone afgane, Maryam Sahil e Abdul Satar Sahil, moglie e marito che sono arrivati in Italia dall’Afghanistan a marzo del 2022.

Ci hanno fornito le loro opinioni riguardo all’ultimo divieto di istruzione.

  • L’Afghanistan è passata da avere un ministro donna per l’istruzione, Rangina Hamidi, fino ad Agosto 2021, a non permettere a nessuna ragazza e donna di proseguire gli studi. Come hanno vissuto questo shift gli studenti afghani? 

Negli ultimi 20 anni le donne avevano fatto buoni progressi in tutti i settori. Dal 2013 al 2015 l’istruzione primaria era passata da 900.000 studenti a 9,2 milioni, e la quota di ragazze e donne istruite era passata dallo 0% al 39%.

Con l’arrivo dei talebani hanno perso tutto. Le pressioni psicologiche causate dalle restrizioni e dalla chiusura delle scuole su donne e studentesse sono irreparabili. In un anno di governo del gruppo talebano, l’Afghanistan ha subito gravi e considerevoli danni in varie dimensioni politiche, sociali e culturali. 

Le ragazze che erano all’ultimo anno di università e di scuola secondaria, che non vedevano l’ora di celebrare la loro laurea, hanno visto tutti i loro sogni sfumare e distruggersi. Le ragazze Afghane hanno attualmente il cuore spezzato e sono si sentono senza speranza.

I talebani giustificano l’espulsione delle donne dal sistema scolastico, e lavorativo, associandolo a questioni religiose. Tuttavia, i 57 membri dell’Organization of Islamic Cooperation (OIC) hanno denunciato che la direzione presa dai talebani non segue la religione Islamica. Perchè secondo voi i talebani hanno scelto, come uno dei primi divieti, l’espulsione di ragazze e donne dal sistema scolastico?

Il sistema di governo dei talebani è fuori dal mondo.Le figlie dei talebani studiano nell’ università del Qatar e in altre nazioni. Giocano pure a calcio, ma le ragazze afghane sono private di tutti i loro diritti.

L’Afghanistan è l’unico paese al mondo in cui è alle donne è vietato studiare e lavorare. E’ un crimine imperdonabile.

Nessuna delle azioni dei talebani è conforme all’Islam, come il suicidio e le esplosioni nelle moschee, ecc.  Secondo me, i talebani hanno solo inimicizia con il popolo afghano, e il loro obiettivo è distruggere l’Afghanistan, e si divertono a uccidere e far soffrire il popolo afghano.

Alcune agenzie internazionali, come aiuto e supporto al popolo afgano che stanno subendo queste ingiustizie, stanno suggerendo varie metodologie tra cui limitare gli aiuti internazionali che sono dirottati dai talebani e aumentare l’awareness di quello che sta succedendo. Essendo voi in contatto con i vostri cari in Afghanistan, secondo voi quale potrebbe essere una soluzione per supportare la popolazione Afghana?

La comunità internazionale invia ogni mese 40 milioni di dollari ai talebani per aiutare il popolo afghano. Ma tutto questo denaro finisce nelle tasche dei talebani, nemmeno un centesimo arriva al popolo afghano che soffre la fame e la povertà.  Il popolo afghano è minacciato da due pericoli: 1- povertà e disoccupazione 2- insicurezza.

Se la comunità internazionale vuole aiutare il popolo, dovrebbe aiutarlo direttamente e non attraverso i talebani. Se la comunità internazionale non fornisce mensilmente aiuti per 40 milioni di dollari ai talebani, il loro governo potrebbe cadere presto.

Secondo voi c’è il rischio che l’istruzione possa diventare un’arma attraverso la quale le nuove generazioni Afghane saranno influenzate dai talebani e ciò renderà più difficile riportare i diritti umani in Afghanistan?

Secondo me i talebani chiuderanno presto i cancelli delle scuole e delle università a tutti. Nessuno dei talebani è andato a scuola. Vogliono che i bambini afghani vadano nelle scuole religiose in Pakistan invece delle scuole normali perchè sono centri di addestramento per terroristi. Gli stessi talebani sono il prodotto delle stesse scuole religiose, e vogliono che i bambini afghani vadano lì per far loro il lavaggio del cervello per poi reclutarli nel loro gruppo.

Ora stanno cercando di creare scuole religiose all’interno dell’Afghanistan e sostituirle con le scuole attuali. Saranno molto pericolose e disastrose. L’Afghanistan diventerà un centro di addestramento per il terrorismo globale e minaccerà la sicurezza del mondo intero.

Volete lanciare un messaggio?

Privare le ragazze al diritto di istruzione le rende più vulnerabili alla violenza e alla povertà. E conseguentemente ci saranno tanti matrimoni forzati. L’accesso all’istruzione è uno dei diritti fondamentali e civili di tutti.

Siamo davvero scioccati da questa azione

Sono ragazze che hanno lavorato sodo per anni per andare a scuola e all’università. Soprattutto le ragazze all’ultimo anno, hanno lavorato duramente e ora tutti i loro sogni sono stati spezzati.

Chiediamo alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite di rompere il silenzio sul divieto di istruzione alle ragazze in Afghanistan, di non tacere.

E chiedo a tutti voi di essere la voce delle donne afghane e di sostenerle  perché sono sole in questo momento e sono schierate da sole contro i talebani. 

Chiedo anche ai paesi del mondo di fornire borse di studio e opportunità di studio per loro.

Infine, vorrei ringraziare The Economy of Francesco per averci dato questa opportunità e per sostenere le donne in Afghanistan, Iran e in tutto il mondo.

Come membri del villaggio di Women for Economy, vogliamo lasciare il nostro contributo per tutte le persone che non hanno accesso al diritto umano fondamentale dell’istruzione insieme a molti altri diritti umani. Abbiamo realizzato un video in cui raccogliamo diverse voci da tutto il mondo che chiedono con forza a tutte le istituzioni di accelerare lo sviluppo di un’istruzione paritaria come bene pubblico e di difenderla dalla discriminazione e dagli individui e gruppi controversi. Potete trovare il nostro video qui sotto.

Istruisci un uomo; istruisci un uomo. Istruisci una donna; istruisci una generazione”.

⤿Brigham Young